Faccio il primo turno. Monto alle sei.
Esco che è ancora buio. Mi avvolgo nella sciarpa e salgo in
macchina. Avvio il motore. Inserisco la prima ma la macchina non
parte, accelero. Niente sta ferma. Metto a folle. Torno a inserire la
marcia e accelero. Il motore grida ma la macchina sembra inchiodata
alla strada.
Tiro la leva del cofano e scendo. Apro
il cofano e il motore sembra a posto. Giro attorno alla macchina.
Cazzo mi hanno fottuto le ruote! Mi hanno fottuto le ruote e hanno
lasciato la macchina su quattro blocchetti di cemento.
Questa sì ch'è crisi. Crisi di nervi
e di valori da addebitare all'arte dell'arrangiarsi quando si cade o
si è nella povertà.
Ma dico proprio a me dovevano fregarmi
le ruote? A me che faccio fatica più di loro ad arrivare alla fine
del mese?
Questo mi confida la mia amica durante
la pausa pranzo. Io non so che rispondere. Le stringo la mano in
segno di solidarietà e penso ai ladri e se hanno rubato per
necessità, per comprare il pane o qualche dose.
Dai, le dico, guarda il alto positivo:
sono stati attenti e premurosi. Pensa ai danni che avresti provocato
se non l'avessero messa sui mattoni...
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