venerdì 14 febbraio 2014

Renzi espugna il governo Letta e lo fa suo

Dov'è l'espressione della più alta democrazia? In ITALIA!
In Italia non c'è bisogno di spargimenti di sangue per raggiungere il potere.
Non è necessario armare eserciti o piazze. È sufficiente che il segretario di uno dei maggiori partiti politici s'incazzi per fare cadere il governo e prendere il posto del premier.

Matteo ha messo Enrico alla porta dopo avergli promesso che non sarebbe successo.
Ma il programma “impegno Italia” suggerito anche da Matteo e scritto da Enrico che fine farà?

Proprio nel giorno degli innamorati la coppia Renzi/Letta scoppia. Ancora una volta le parole stanno a zero e le poltrone allettano.


mercoledì 12 febbraio 2014

Floris abbassa i toni, ospiti inadeguati, salvo Vendola

Il tema proposto ieri sera da Floris a Ballarò è di una semplicità unica. Oserei dire che è stato di una pochezza che va oltre il nichilismo: rimpasto di governo. Staffetta Renzi/Letta. Cambio di squadra o allenatore. O entrambi?

Floris non mi piace più. Abbassa i toni quasi a livello di chiacchiericcio rionale.

Abbiamo problemi grossi e seri dettati dalla disoccupazione e i politici presenti in trasmissione che fanno? Parlano con un politichese assurdo. Se poi a farlo è una giovane donna del nuovo PD renziano, cascano le braccia e vien voglia di mandarli tutti a quel paese.

L'unico ad essere sulle righe e con una mente politica seria è Niki Vendola. Perlomeno, lui, a parole, sta dalla parte giusta. Sta con la mente rivolta a sinistra. Ricorda i valori della sinistra. Parla di idee, di programma per uscire dalla crisi sociale che la scellerata azione di governo degli ultimi anni del berlusconismo ci ha fatto piombare. E non di ricambi al vertice privi di una strategia e di un programma basato sul superamento della crisi e sui problemi correlati.

Pina Picierno, renziana del pd, è ammaestrata. Ripete l'indottrinamento della segreteria fino a quando i nervi le reggono. Poi, dopo qualche inciampo, si sgonfia.


Chi si salva di Ballarò? Crozza! Ma a volte toppa anche lui con giochetti scontati.

venerdì 7 febbraio 2014

Richiesta di condanna per Grillo. Incomprensibile

Alcune notizie giungono all'orecchio come provocatorie. È impossibile non reagire davanti a situazioni che sembrano minare dalle fondamenta la libertà d'espressione e l'impegno sociale.

Sì, Grillo, secondo il mio parere, non è quel fine uomo politico educato a colpire in punta di fioretto. Lui, le cose che non lo convincono le aggredisce verbalmente e ne fa uno show.
Uno show molto seguito dalla gente comune. La stessa gente che è insoddisfatta dell'andazzo che c'è in Italia e in Europa da quando la Germania impone le sue politiche economiche e dalle promesse dei nostri politici mai mantenute.

Tutta la vicenda tav è un enorme controsenso. E la sinistra lo sa! Ne è consapevole anche la Francia che aveva congelato l'accordo spostando i lavori nel 2030, subito ripristinato dopo alcuni contatti europei.


Grillo ha dato voce ai dissenzienti e a quanti ritengono inutile e dannoso stravolgere l'ecosistema della Val susa.

Ma torniamo alla notizia che mi ha indotto a dare la mia solidarietà a Grillo in virtù dell'assunto che, se pur su versanti differenti, la libertà di pensiero è sacra!

“Beppe Grillo era salito in Valle di Susa il 5 dicembre 2010 durante una manifestazione dei No Tav.

Davanti alla baita ancora in costruzione Grillo improvvisò un breve comizio e si fece accompagnare all’interno del locale. In precedenza il comandante dei carabinieri della compagnia di Susa, Stefano Mazzanti, lo aveva informato che se avesse varcato la soglia della casetta avrebbe commesso un reato. Dopo qualche minuto Grillo uscì e, davanti alle telecamere, mimò di avere i polsi ammanettati. Il processo vede imputate 21 persone di violazione di sigilli. Sono state chieste quattro assoluzioni e, per il resto, condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione.”

giovedì 6 febbraio 2014

Tutta colpa di Renzi

Piero, non mollare anche tu!


Davanti ai banchi di Fi e di Gal, vuoti al termine del discorso, il presidente ha sottolineato di aver preso la decisione «in totale autonomia». «La costituzione di parte civile si può anche revocare», ha aggiunto. «Ci sono gli strumenti, se tutta l’Aula del Senato è d’accordo». «La mia preoccupazione come rappresentante del Senato - ha aggiunto il presidente - era quella di far valere una facoltà del Senato da sottoporre poi al giudice e poi al tribunale». Tra motivi non «castrare possibilità che la dignità del Senato, e immagine Senato potesse venir presa in considerazione in processo».

Non ti lasciare intimidire da quelli che hanno messo le istituzioni alla berlina e fatto diventare l'Italia lo zimbello del mondo.

C'è un iter da seguire. D'altronde, l'ex senatore De Gregorio, stando ai giornali e alla sentenza che ha condannato Berlusconi, il reato c'è. De Gregorio è reo confesso. Afferma di essersi lasciato comprare da Berlusconi.

E se Michela Biancofiore di Fi chiede le tue dimissioni perché «il tono solenne non cancella la gravità di quanto fatto», anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, riavvicinatosi al centro destra, si unisce al fronte coro degli asserviti con parole che lo qualificano: «Da ex presidente della Camera dico che si tratta di una decisione strana. È una decisione insindacabile ma non indiscutibile. È grave spaccare il Senato o l’organo di presidenza su un giudizio di carattere morale espresso dal Presidente».

Ma stanno vaneggiando?


Va bene che questo è il gioco delle parti ma non si rendono conto che siamo agli sgoccioli e di avere finito di sfiancarci?  

Tutta colpa di Renzi che lo ha rimesso in gioco e lui, l'inquisito, non ha capito che gli si voleva concedere l'onore delle armi... ed eccoci di nuovo punto e accapo

lunedì 3 febbraio 2014

Gossip o trash, francamente me ne infischio


Daria Bignardi mi è simpatica. Ha un sorriso contagioso e accattivante ma che non la mette al riparo delle punzecchiature giornalistiche che scrive lei o i suoi autori per tenere su l'attenzione degli spettatori; armare polemiche e magari amplificarle sui media così da far salire lo share.

Che, puntuale, è arrivato.
Leggo della solidarietà di Letta e Boldrini nei suoi confronti e delle bacchettate in direzione di Grillo e compagni per averla trattata male dopo l'intervista che, a giudizio dei grillini, ha messo sotto torchio Di Battista con domande impertinenti che riguardano l'ideologia paterna.

In buona sostanza la Bignardi ha chiesto sul passato fascista del padre del deputato pentastellato.

Di conseguenza, c'era da aspettarselo, dal blog di Grillo, il portavoce del movimento 5 stelle,
Rocco Casalino, scrive piccato:

''Come sarebbe per te se ti invitassi a una trasmissione tv e le domande fossero: come si sente tuo figlio a scuola ad avere il nonno mandante di un assassino? Come è l’ aver sposato il figlio di un assassino? E se insistessi su questa domanda come hai fatto tu per il padre ex fascista di Di Battista?''

La giornalista de “La 7” Daria Bignardi ha sposato Luca Sofri, figlio di Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, condannato quale mandante morale dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi.

Che dire? Ambedue i fronti cavalcano le emotività; strumentalizzano, in certo qual modo, il passato con l'intento di trarre benefici dopo la veemenza di Grillo che ha fatto autogol e prestato il fianco alla goliardia e alle frustrazioni dei naviganti con il post “cosa faresti se avessi in macchina...”.

Trash o gossip non fa differenza.
Francamente non mi ritrovo in nessuno dei casi.
Ritengo che il punto stia altrove. Sta nei bisogni della gente comune che non vede alternative mentre destra e sinistra sembra siano distratte dal canto a noi sconosciuto delle sirene di Ulisse.


sabato 1 febbraio 2014

Informazione coinvolgimento politica democrazia

L'altra faccia dei grillini

Dopo Michele Santoro, quindi “Servizio Pubblico”, ecco a sorpresa l'altra apparizione nei talk di la7 degli esponenti m5s.
È il turno di Alessandro Di Battista. Tocca a lui affacciarsi dalla scatolina magica ed entrare nelle case degli italiani e dialogare con Daria Bignardi ne “le invasioni barbariche”.

I grillini hanno cambiato strategia: tentano di divulgare le loro motivazioni politiche utilizzando lo strumento mediatico più familiare: la televisione!, forse, perché consapevoli che la tanto decantata democrazia liquida webiana non dà i frutti sperati.

L'aria d'intervento è limitata. Il web continua ad essere una nicchia elitaria visti i costi e le conoscenze necessarie per un'adeguata “navigazione” Che, dal prossimo 9 aprile, con l'interruzione del supporto tecnico Microsoft del sistema operativo windowsXp sarà più problematica.

Forse, e dico forse, se Grillo e Casaleggio si fossero accordati con Bersani, oggi non leggeremmo queste brutte pagine di cronaca politica. Magari Mastrapasqua non sarebbe tornato in prima pagina per i suoi 25 incarichi che, per onor del vero, gli sono stati donati dai governi.

È cronaca la perigliosa legge elettorale denominata 'Italicum'.
È brutta cronaca le bagarre in Parlamento. È bruttissima cronaca le spartizioni. I privilegi. Le pensioni d'oro. Gli assedi e gli agguati. Le invettive che rimangono fini a se stesse quando non scadono in turpiloquio o diffamano gli avversari.


È cronico il malessere, l'insofferenza di chi è invaso dalle cazzate barbariche di quanti hanno il potere e la possibilità di sbandierarle in tv!