lunedì 3 febbraio 2014

Gossip o trash, francamente me ne infischio


Daria Bignardi mi è simpatica. Ha un sorriso contagioso e accattivante ma che non la mette al riparo delle punzecchiature giornalistiche che scrive lei o i suoi autori per tenere su l'attenzione degli spettatori; armare polemiche e magari amplificarle sui media così da far salire lo share.

Che, puntuale, è arrivato.
Leggo della solidarietà di Letta e Boldrini nei suoi confronti e delle bacchettate in direzione di Grillo e compagni per averla trattata male dopo l'intervista che, a giudizio dei grillini, ha messo sotto torchio Di Battista con domande impertinenti che riguardano l'ideologia paterna.

In buona sostanza la Bignardi ha chiesto sul passato fascista del padre del deputato pentastellato.

Di conseguenza, c'era da aspettarselo, dal blog di Grillo, il portavoce del movimento 5 stelle,
Rocco Casalino, scrive piccato:

''Come sarebbe per te se ti invitassi a una trasmissione tv e le domande fossero: come si sente tuo figlio a scuola ad avere il nonno mandante di un assassino? Come è l’ aver sposato il figlio di un assassino? E se insistessi su questa domanda come hai fatto tu per il padre ex fascista di Di Battista?''

La giornalista de “La 7” Daria Bignardi ha sposato Luca Sofri, figlio di Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, condannato quale mandante morale dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi.

Che dire? Ambedue i fronti cavalcano le emotività; strumentalizzano, in certo qual modo, il passato con l'intento di trarre benefici dopo la veemenza di Grillo che ha fatto autogol e prestato il fianco alla goliardia e alle frustrazioni dei naviganti con il post “cosa faresti se avessi in macchina...”.

Trash o gossip non fa differenza.
Francamente non mi ritrovo in nessuno dei casi.
Ritengo che il punto stia altrove. Sta nei bisogni della gente comune che non vede alternative mentre destra e sinistra sembra siano distratte dal canto a noi sconosciuto delle sirene di Ulisse.


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