venerdì 7 febbraio 2014

Richiesta di condanna per Grillo. Incomprensibile

Alcune notizie giungono all'orecchio come provocatorie. È impossibile non reagire davanti a situazioni che sembrano minare dalle fondamenta la libertà d'espressione e l'impegno sociale.

Sì, Grillo, secondo il mio parere, non è quel fine uomo politico educato a colpire in punta di fioretto. Lui, le cose che non lo convincono le aggredisce verbalmente e ne fa uno show.
Uno show molto seguito dalla gente comune. La stessa gente che è insoddisfatta dell'andazzo che c'è in Italia e in Europa da quando la Germania impone le sue politiche economiche e dalle promesse dei nostri politici mai mantenute.

Tutta la vicenda tav è un enorme controsenso. E la sinistra lo sa! Ne è consapevole anche la Francia che aveva congelato l'accordo spostando i lavori nel 2030, subito ripristinato dopo alcuni contatti europei.


Grillo ha dato voce ai dissenzienti e a quanti ritengono inutile e dannoso stravolgere l'ecosistema della Val susa.

Ma torniamo alla notizia che mi ha indotto a dare la mia solidarietà a Grillo in virtù dell'assunto che, se pur su versanti differenti, la libertà di pensiero è sacra!

“Beppe Grillo era salito in Valle di Susa il 5 dicembre 2010 durante una manifestazione dei No Tav.

Davanti alla baita ancora in costruzione Grillo improvvisò un breve comizio e si fece accompagnare all’interno del locale. In precedenza il comandante dei carabinieri della compagnia di Susa, Stefano Mazzanti, lo aveva informato che se avesse varcato la soglia della casetta avrebbe commesso un reato. Dopo qualche minuto Grillo uscì e, davanti alle telecamere, mimò di avere i polsi ammanettati. Il processo vede imputate 21 persone di violazione di sigilli. Sono state chieste quattro assoluzioni e, per il resto, condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione.”

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