Alcune notizie giungono all'orecchio
come provocatorie. È impossibile non reagire davanti a situazioni
che sembrano minare dalle fondamenta la libertà d'espressione e
l'impegno sociale.
Sì, Grillo, secondo il mio parere, non
è quel fine uomo politico educato a colpire in punta di fioretto.
Lui, le cose che non lo convincono le aggredisce verbalmente e ne fa
uno show.
Uno show molto seguito dalla gente
comune. La stessa gente che è insoddisfatta dell'andazzo che c'è in
Italia e in Europa da quando la Germania impone le sue politiche
economiche e dalle promesse dei nostri politici mai mantenute.
Tutta la vicenda tav è un enorme
controsenso. E la sinistra lo sa! Ne è consapevole anche la Francia
che aveva congelato l'accordo spostando i lavori nel 2030, subito ripristinato dopo alcuni contatti europei.
Grillo ha dato voce ai dissenzienti e a
quanti ritengono inutile e dannoso stravolgere l'ecosistema della Val
susa.
Ma torniamo alla notizia che mi ha
indotto a dare la mia solidarietà a Grillo in virtù dell'assunto
che, se pur su versanti differenti, la libertà di pensiero è sacra!
Davanti alla baita ancora in costruzione Grillo improvvisò un breve comizio e si fece accompagnare all’interno del locale. In precedenza il comandante dei carabinieri della compagnia di Susa, Stefano Mazzanti, lo aveva informato che se avesse varcato la soglia della casetta avrebbe commesso un reato. Dopo qualche minuto Grillo uscì e, davanti alle telecamere, mimò di avere i polsi ammanettati. Il processo vede imputate 21 persone di violazione di sigilli. Sono state chieste quattro assoluzioni e, per il resto, condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione.”
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